Tieniti pronto, perché in questo articolo sarò brutale.
Intendiamoci, brutalmente sincero: sai bene, se hai già letto qualche mio articolo o visto i miei video che non sono il tipo che ti indora la pillola per farti vivere nella speranza o illuderti.
Voglio che la consapevolezza di come funziona la riconquista sia per te un valore aggiunto, sia che essa produca in te strumenti utili a far tornare la tua ex, sia che inneschi in te tristezza rendendoti conscio di come stanno le cose.
E quindi partiamo: non tutto il processo della riconquista della tua ex dipende da te.
Non stiamo infatti parlando di un programma di dimagrimento per cui se controlli l’alimentazione e l’allenamento in modo metodico e costante puoi assicurarti il risultato.
Qui parliamo del libero arbitrio di un’altra persona. Per quanto tu possa mostrarle la versione migliore di te, alla fine sarà lei a fare la sua scelta (più o meno conscia).
So che stai pensando: “Marco, l’attrazione non è una scelta. Dunque se la distraggo lei non potrà che avvicinarsi”.
Non è proprio così: lei può essere attratta, ma decidere comunque razionalmente (e magari in futuro pentirsene) di guardare oltre.
Tuttavia, tanto meglio ci riproponiamo a lei e limitiamo gli errori, tanto più aumenteremo la probabilità di ottenere il risultato sperato: questo è ovvio.
Ma non esiste appunto solo la nostra zona di controllo. Esiste anche tutto ciò che non possiamo controllare o prevedere.
Quali sono i fattori della riconquista che non possiamo controllare?
Ad esempio, il fatto che lei possa conoscere una persona che a suo dire è migliore di te.
Se lei sente di aver trovato in un altro tutto ciò che desiderava, non si volterà indietro a guardare cosa ha lasciato (e lo stesso discorso riguarda te con altre donne ovviamente: non precludiamoci nulla, adottando mentalità d’abbondanza).
Un altro aspetto poco controllabile riguarda i ricordi.
Supponiamo che la tua ex, per diverse notti consecutive ti sogni. E sogni solo le cose belle vissute con te. Questo aumenterà la probabilità che possa avvertire nostalgia e mancanza.
Parimenti amiche e parenti: se il legame costruito con il suo ecosistema sarà buono, ciò renderà più probabile che loro alzino il tuo status percepito ai suoi occhi, rendendola più incerta della drastica decisione presa.
Il caso poi ha un peso anche negli incontri casuali.
Ossia: se riusciamo ad incrociarla casualmente in giro e a riproporti al meglio sfruttando questa occasione, abbiamo più probabilità di far breccia nei suoi pregiudizi.
Il suddetto caso poi, si manifesta con gran forza nella sua personale rielaborazione a posteriori della gravità della rottura. Vale a dire: se lei dopo la rottura capisce che tutto sommato è stata troppo severa nel suo giudizio verso di te, potrebbe essere lei, di sua sponte, a tornare e darti una seconda chance.
La gravità della rottura e degli errori commessi è molto soggettiva: una situazione di distacco apparentemente sanabilissima, si può trasformare in qualcosa di definitivo già solo per il fatto che lei abbia una scarsa resilienza e tenda a vedere tutto nero anche se oggettivamente è solo un puntino su una parete bianca.
Cosa fare, dunque?
Tutto questo per dirti cosa?
Per dirti di lavorare sulla tua tranquillità ed arrivare certamente preparato al meglio per il momento in cui dovrai agire in sua direzione, ma mettendo in conto che se tu le indicherai la luna e lei guarderà il dito, non si potrà far molto.
La tua mentalità dovrà essere: “Farò del mio meglio per ottenere l’esito sperato, mettendo in conto ovviamente tutte le variabili che non sono nel mio controllo”.
Se dovessimo usare una massima latina (un po’ maccheronica, questa sarebbe: “homo faber est fortunae suae. In riconquistam non proprium” 😉