SITUAZIONE COMUNE: Vi siete lasciati da un mese ma tu stai ancora soffrendo moltissimo: sei triste, non hai voglia di fare nulla, lei è un tuo pensiero costante, vorresti scriverle ma non sai cosa.
Anche il tuo migliore amico si è lasciato da poco ma c’è una grande differenza: lui è solare, produttivo, sembra rinato, continua a proporti uscite per divertirvi come facevate una volta.
E ti chiedi:” Ma come fa a stare così bene dopo quello che è successo? Sono io sbagliato perché continuo a soffrire così tanto? Non gliene importava nulla davvero?”.
Innanzitutto, devi sapere che ognuno di noi elabora il lutto relazionale a modo suo. Non c’è una regola universale, ci sono persone più sensibili e persone che “se ne fanno una ragione” prima e, come spesso accade, la tua appartenenza a una categoria o all’altra dipende dalla tua storia, dal tuo stile di attaccamento, da eventuali traumi passati. Per questo motivo la reazione alla fine di una storia è estremamente soggettiva e, appurato questo, di seguito ti svelerò quali sono i principali motivi per cui continui a soffrire così tanto.
VANTAGGIO DELLA EX NELL’ELABORAZIONE DEL LUTTO
Esattamente come il tuo migliore amico, anche la tua ex sembra stare benissimo, tanto che pensi che non le importasse nulla di te in fondo. In realtà il motivo per cui lei appare serena e tranquilla è che lei aveva già iniziato a elaborare il lutto da separazione molto prima di somministrartelo. In parole povere, nel momento in cui ti ha lasciato lei aveva preso la sua decisione già da tempo (sì, anche se non lo dava a vedere!) e quindi si era abituata all’idea di una vita senza di te.
Attenzione però: ciò non significa che la situazione sia irrecuperabile. Significa solo che è normale che sia più difficile per te, anche perché hai subìto la sua decisione quindi senti di non avere il controllo sulla circostanza.
Per questo motivo, se mi segui da tempo, sai che il primo step per riconquistarla, soprattutto nei casi in cui hai perso attrazione, è prendere in mano la situazione. Come? Togliendole il più possibile le certezze sul fatto che tu ci stia male, che non appena lei dovesse ripensarci tu saresti subito disponibile.
STILI DI ATTACCAMENTO DIVERSI
Come sai, ognuno di noi ha uno stile di attaccamento che può incidere sul fatto che continui a soffrire così tanto. Senza entrare nei dettagli del profilo psicologico corrispondente, ti faccio un breve sunto dei tratti che li caratterizzano:
- Evitante: persone più distaccate dal punto di vista sentimentale. Temono il troppo contatto
- Sicuro: ottimale, persone che concedono i giusti spazi al partner e alla propria individualità, bilanciamento indipendenza ed attaccamento
- Insicuro: persone che tendono a essere più bisognose, più dipendenti dal partner, a richiedere più rassicurazioni e ad avere reazioni più accese quando avvengono cose che possono minare il legame.
A quest’ultimo si aggiunge spesso una raffigurazione di sé distorta, la convinzione di non essere abbastanza, di non meritare l’amore del partner. Regna un pensiero “ancora grazie che avevi lei e ora che l’hai persa non troverai nessuna come lei” (una bassa autostima insomma).
Capisci bene come uno stile di attaccamento insicuro sommato a una bassa autostima creano un peso emotivo molto grande che, invece, una persona con attaccamento sicuro non sperimenta. Non perché non soffre bensì perché la misura della sofferenza è generalmente più moderata, avendo una convinzioni su di sé migliori e più inclini a vedere l’opportunità piuttosto che la perdita.
Piccolo disclaimer: ciò non significa che, se tu hai un attaccamento sicuro e te ne sei fatto una ragione, allora non hai bisogno di lavorare su di te ed essere accompagnato attraverso il lutto. Anzi. Un lavoro su di sé in questo caso è molto utile a scoprire schemi emotivi errati, disfunzionalità che ti portano alla rottura nelle relazioni e alla ricerca di partner non adatti a te. Migliora la tua comunicazione in tutti gli ambiti della vita per trarne sempre il meglio e attirare a te persone di valore.
TRAUMA DELL’ABBANDONO
Se tu sei convinto che “avevi trovato la persona della tua vita” e adesso non troverai mai più una come lei, hai un problema di autostima innescato probabilmente da un trauma dell’abbandono e questo potrebbe in parte spiegare perché continui a soffrire così tanto.
Da un lato, come ti dicevo prima, ci sono persone che vivono la separazione come un’opportunità per migliorarsi e/o per trovare un partner migliore, dall’altro c’è chi vive il distacco come la conferma della propria inadeguatezza. Questo succede non solo per bassa autostima e stile di attaccamento insicuro ma anche a causa, spesso, di un passato traumatico segnato da abbandoni, magari avvenuti già nella prima infanzia e non solo: parenti, amici, relazioni passate. Si tratta di ferite aperte che, non appena vengono toccate, fanno molto male perché non sono mai guarite.
Per questo motivo, ripeto, sempre che la rottura è molte volte il sintomo, non la causa del tuo malessere. Il fatto che tu rivoglia la tua ex è solo la superficie e, in quanto tale, non ci dice nulla su quello che c’è sotto! Potrebbe essere che stai male solo perché ti senti solo, perché ti senti a disagio fuori dalla tua zona di comfort che era rappresentata da lei, perché insomma stai sperimentando i sintomi dell’astinenza!
L’AMORE
Finalmente la risposta che aspettavi! Indubbiamente, maggiore è il grado di coinvolgimento (di sentimento) nei confronti del partner, maggiore è la sofferenza che deriva dal suo allontanamento. Il punto però è capire che l’amore è solo una delle motivazioni che crea in te il senso di rivolere la tua ex. Se andassimo a ridimensionare i tre aspetti precedenti, infatti, osserveremmo come la dimensione del rivolerla si ridurrebbe drasticamente.
Per questo è così importante fare un lavoro su di sé per capire perché il tuo corpo e la tua mente ti comunicano tale dolore, perché ti spingono in direzione della tua ex.
La maggior parte delle persone asseconda queste sensazioni senza metterle in discussione come se il loro istinto avesse sempre ragione. Ecco, questo è un atteggiamento molto sbagliato e pericoloso: perché noi non siamo animali che vivono solo di impulsi ed istinti! Abbiamo la ragione e il raziocinio ed è nostro dovere usarli, filtrando le emozioni e ricercando le cause (che ci sono sempre!). Trovare le cause è il primo passo verso la guarigione.
Se stai soffrendo e sei pronto a cambiare definitivamente la tua situazione, perché il 2025 sia il TUO anno, compila il questionario relazionale che ho preparato per te e prenota un colloquio conoscitivo con il mio Direttore dei Coach, il quale saprà indirizzarti al servizio migliore per risolvere in modo del tutto personalizzato la tua circostanza sentimentale.