Una volta ho letto una cosa molto interessante, riguardante un po’ l’atteggiamento di uomo e donna durante la relazione. In quel testo si diceva che gli uomini erano simili ai cani, intendendo che una volta conquistata la partner tendono ad impigrirsi nella relazione. Più attenzioni dai loro, più ne vogliono.
Invece le donne sono un po’ come i gatti . Pensaci su un attimo: come fanno i gatti quando giocano ad esempio? Finchè si tiene il gomitolo/giochino fuori dalla sua portata, il gatto sarà disposto a fare notevoli peripezie per cercare di raggiungerlo, ma nel momento in cui glielo lasci lì disponibile… si, ci gioca un po’, ma dopo non molto questo perde interesse ai suoi occhi.
Vedi, questa cosa si nota anche durante le relazioni, dove tu magari ti senti appagato e ti rilassi troppo e lei che cerca nuovi stimoli per tenere viva la “fiamma” della coppia.
Cosa succede, quindi, in fase di rottura? Lei si è progressivamente desensibilizzata, giorno per giorno, e ciò l’ha portata alla scelta drastica: la fine della relazione.
Ora: che ce ne facciamo di questo concetto in fase di riconquista?
Beh, l’errore classico che tutti gli uomini commettono è inseguire e stressare la ex; ciò parte dalla convinzione che, dimostrandole grande attenzione e grande affetto, possa convincersi del fatto che sei cambiato e quindi accettare di buon grado un vostro ritorno insieme.
Giusto, no?
SBAGLIATO!
Se usiamo infatti la prospettiva del gatto, in quel momento è come cercare di imporgli il gomitolo quando non ha assolutamente voglia di giocare, volendo solo riposarsi o stare per i fatti suoi. Praticamente stai facendo la cosa giusta al momento sbagliato.
La domanda allora sorge spontanea: come riusciamo a rimettere in moto questo processo di riattrazione, di inseguimento da parte sua, (cioè far si che torni a desiderarti nuovamente) senza risultare pesanti, prevedibili e scontati?
Come farti “desiderare” dalla tua ex e farti inseguire
Partendo dalla fase in cui ti allontani, mostrarti distaccato e non bisognoso è un po’ come tirare via il gomitolo. Questo fa leva sul principio di scarsità, secondo cui un qualcosa è più desiderabile se reso di difficile raggiungimento e poco disponibile.
“Sì Marco, tutto molto bello, ma se alla mia ex non frega più nulla di me che cosa dovrebbe inseguire esattamente? “
Se i fatti ci confermassero che lei è diventata completamente indifferente nei tuoi confronti, non ci sarebbero molte speranze, quindi in questo caso ti consiglio di guardare oltre e dedicarti a superare in maniera proattiva la rottura (l’indifferenza è il peggior nemico della riconquista).
Ma, supponendo che lei abbia ancora un minimo di curiosità nei tuoi confronti (perché magari guarda le tue storie su Instagram, tende a mettere like ai tuoi post e chiede informazioni di te a persone a voi in comune), beh, allora possiamo davvero ragionare sul da farsi!
Da dove cominciare per riattrarla?
Il punto è che non dovrà mai sembrare, soprattutto in fase di ricontatto, che lei possa avere pieno potere su di te. Se questo succedesse, sarebbe un po’ come dire: “Faccio finta di tenerti il giochino un po’ lontano, però in realtà lo sai benissimo che sarà tuo in tutto e per tutto non appena lo chiederai”.
Tenendo ferme le regole auree sui messaggi, tra cui il dilazionare un po’ i tempi di risposte rispetto alle sue e tenere i messaggi corti (sono sempre buona norma), un altro modo per mettere in moto questo processo di investimento emotivo da parte sua può essere per esempio quello di utilizzare dei segnali misti.
Come funziona?
Da un lato certamente inizi il messaggio con qualcosa di leggero, per poi chiuderlo con qualcosa di un po’ “punzecchiante”. Ad esempio:
“Spero che tu stia passando una buona giornata. PS ho visto la tua foto profilo: qualche filtro di troppo? (smile)”
Il fatto che lei possa provare qualche sensazione negativa è fondamentale, perché la nostra mente reagisce in modo tale da dare più rilievo alle sensazioni negative. Dunque, uno stimolo di questo genere richiama molto di più la sua attenzione.
Basta con le domande!
Leggo spesso conversazioni nelle quali tu le fai una marea di domande (modalità terzo grado) e lei non ne fa. Beh, prima cosa da fare è limitare al minimo le domande e soprattutto, prova ad indurre lei a fartene, dicendo cose del tipo:
“Non puoi immaginare quello che mi è successo oggi”
oppure
“Se ti dico cosa mi ha detto Gianni scoppi dal ridere!”
Usando questi ganci lei può incuriosirsi e chiederti più informazioni, e tu, di tutta risposta, potresti solo suggerirle degli indizi in modo che debba sforzarsi lei a trovare la risposta. Anche se in modo molto semplice, stai creando le condizioni affinché lei sia più propensa a farti delle domande.
“Mi dispiace, sono impegnato”
Un altro espediente sempre valido è rappresentato dal fatto di essere tu il primo a chiudere la conversazione, sia messaggistica che vocale, dicendo che sei impegnato o che devi andare a fare una videochiamata importante, senza specificare con chi (ciò può generare in lei gelosia).
A conferma di ciò, un meccanismo abbondantemente studiato in pscicologia è l’effetto Zeigarnik. Sì, quello che viene utilizzato nelle serie TV, quello con il quale noi, volenti o nolenti, rimaniamo incollati episodio dopo episodio.
Questo “magnete cognitivo” consiste nel lasciare un finale aperto, incerto e misterioso, che porta la nostra mente a cercare di ipotizzare scenari a completare ciò che i fatti non hanno ancora raccontato. Perché accade ciò? Cognitivamente, la nostra mente dà più importanza alle questioni che sono rimaste in sospeso, a ciò che non è ben definito.
Per applicare nel processo di riattrazione tutto ciò, tu potresti chiudere la conversazione con un grosso punto di domanda dicendole qualcosa del tipo: “Ah, domani ricordami che ti devo dire una cosa molto interessante. Adesso non mi va perché sono stanco”
Molto lontano da ciò che faremmo noi uomini intuitivamente, non credi? Ed è proprio per questo che può risultare davvero efficace!
Inverti i ruoli nella riconquista
Avrai dunque capito che l’idea di riconquista che ho in mente, è quella nella quale sei in grado invertire i ruoli: da inseguitore diventi colui che viene inseguito.
Facciamo un altro esempio pratico di come puoi ribaltare i ruoli. Se ad esempio tu volessi arrivare a farle una chiamata potresti dirle: “Se mi prometti di essere simpatica e solare, ti faccio una chiamata di 5 minuti scarsi”. Oppure: “Se mi prometti di non tenermi troppo al telefono, ti faccio un saluto veloce in chiamata, che tanto ti racconto quella cosa che ti ho accennato prima”.
Praticamente sei tu adesso a dettare le condizioni e gli standard per sentirvi: possiamo dire che il fatto di tornare insieme o, perlomeno, del costruire qualcosa insieme, non è più una sua scelta in tutto e per tutto. E tutto ciò perché non hai avuto paura di toglierla dal piedistallo sul quale tu probabilmente l’hai messa, a seguito degli errori post rottura, inseguendola e mostrandoti in balìa delle tue emozioni nel momento della difficoltà.
Queste sono solo alcune idee per cercare di generare investimento. E, cosa più importante, per cercare di mostrare che sei una persona di alto valore di quelle che non si accontentano di avere qualche attenzione per pura pietà e compassione.
Tutto ciò è possibile solo se non hai paura di essere controintuitivo, se non assecondi la tua mente nel fare quello che vorrebbe istintivamente, bensì facendo partire ogni azione da questa semplice domanda:
“Come posso far si che sia il gatto a desiderare ed inseguire nuovamente il gomitolo?”
A presto
Marco
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