Quando si parla di riacquisire valore agli occhi di una persona che ti ha lasciato spesso si rimane spiazzati, perché uno non sa bene che cosa deve fare.
Certo, abbiamo detto che, a livello di comunicazione, essere controintuitivi può aiutare a creare dentro di lei un’oscillazione emotiva tale per cui lei difficilmente ti può considerare prevedibile o scontato.
Tuttavia non si può essere sempre così, soprattutto se il suo atteggiamento è di chiusura. Inoltre sappiamo che è come comunichi, più di quello che comunichi, a fare la differenza, poiché il linguaggio paraverbale ha una “potenza comunicativa” superiore rispetto al semplice linguaggio.
Ora, in fase di riconquista, dunque per messaggio, chiamata o incontro, quello che vedo nei confronti della ex è spesso un atteggiamento dicotomico, polarizzante.
Da un lato un modo di comunicare PASSIVO, cioè che trasuda incertezza, bisogno ed estremo accomodamento; cosa che sappiamo farti percepire come un uomo di basso valore.
Dall’altro un modo AGGRESSIVO, che emerge quando le cose non vanno come dovrebbero, cioè lei risponde in modo freddo e distaccato.
Del primo modo un esempio tratto da storie vere può essere: “Se non ti disturbo potremmo sentirci un pochino? Mi farebbe tanto piacere?”
Del secondo: “Non mi merito un trattamento del genere, che cosa ti ho fatto di così grave per meritare questa freddezza e distacco?!”
Capisci che questi modi non sono affatto funzionali perchè:
- Risulti instabile, con un basso controllo emotivo di fronte alla difficoltà
- Generi sensazioni di pesantezza, di fastidio: insomma non cose funzionali al fine di riattrarre
Inoltre pensaci: è così che lei ti ha conosciuto? Dubito che fosse questa l’immagine che proiettavi quando le cose tra di voi andavano davvero bene.
Quindi che fare/come fare?
In questa guida ti parlerò della “terza via” della riconquista: l’assertività. Continua a leggere e scopri come:
- Utilizzare l’assertività per riconquistare la tua ex
- Sfruttare un approccio NON aggressivo e NON passivo per riattrarla in modo creativo
- Approcciarti a lei con una visione rinnovata (e spiazzante) del tuo atteggiamento
Iniziamo subito.
A cosa serve essere assertivi nella riconquista?
Parliamo di assertività. Questo concetto venne formulato per la prima volta da Andrew Salter, sul finire degli anni ’40. La parola “assertività” deriva dal latino ‘ad serere’ e significa «asserire» o anche affermare se stessi.
L’ assertività è la capacità di esprimere i propri sentimenti, di scegliere come comportarsi in un determinato momento/contesto, di difendere i propri diritti, di esprimere serenamente un’opinione di disaccordo quando lo si ritiene opportuno, di portare avanti le proprie idee e convinzioni, rispettando, contemporaneamente, quelle degli altri.
Salter intese l’assertività come un modello di comportamento interpersonale, non dominato dalla paura né dal timore di esprimersi.
Essere assertivo significa dunque essere deciso e convinto di quello che dici.
Se devo dare un’interpretazione personale è un po’ così: è come se nella mente avessimo un filtro, tra ciò che produciamo coi pensieri e quello che poi produciamo col linguaggio (anche scritto). Tanto meno il filtro è spesso e, appunto “filtrante”, tanto più sarai efficace in ciò che vuoi dire, a patto di filtrare tutto ciò che è dettato da paura, mancanza e sofferenza.
Perché usare l’assertività con la tua ex?
Se hai perso DESIDERABILITÀ ai suoi occhi, il comunicare in questo modo dà di te un’immagine dominante e forte, di chi non ha paura del giudizio altrui. In questo modo puoi ottenere come risultato quello di risalire la “china” e tornando nuovamente nei suoi standard.
Nel ’59 lo psichiatra Joseph Wolpe, colui che ideò la terapia comportamentale dell’esposizione per la cura di ansia e fobie, sottolineò l’importanza dell’apprendimento di questa modalità comunicativa, per essere maggiormente efficaci con l’altro.
Come avrai capito, è fondamentale avere una buona autostima per essere coerente e davvero efficace.
È molto facile vedere delle ex che in post rottura vengono messe sul piedistallo da coloro che vogliono riconquistarle. Il punto è che, essendo state abituate così, non appena provi ad alzare la testa con loro, ti mangiano vivo e tu abbassi subito le orecchie.
Caspita! Tira fuori il carattere e metti da parte la paura di perderla (anche perché l’hai già persa).
Se in ricontatto lei ti risponde male tu dille:
“Caspita, sembra proprio che tu abbia avuto una brutta giornata, ci risentiamo quando ti sarai tranquillizzata”
Oppure, se dovesse risponderti a monosillabi, potresti punzecchiarla in modo scherzoso dicendo:
“Deve essertisi rotta la tastiera, manda solo poche lettere”
Oppure:
” Mi sa che ti ho beccata nel momento meno creativo della giornata (o forse hai battuto col mignolo lo spigolo) (Smile)”
Non temere la sua reazione.
Sii timoroso di ciò che non le fa avere alcuna reazione e la lascia nella totale indifferenza.
Prova e fammi sapere come va 🙂
A presto
Marco
PS: se vuoi investire sulla riconquista della tua ex con un percorso strutturato con me, scrivimi ora e raccontami la tua storia. Potrò aiutarti solo se sei molto motivato, seguendo lo schema del mio metodo RICONQUISTALA
Vuoi riconquistare la persona che ami?
